domenica 15 maggio 2016

Introduzione:


Buongiorno a tutti,
in questo blog, dedicato al romanzo di Umberto Eco “Il nome della rosa”, verranno analizzati alcuni aspetti particolari e peculiari del testo.
Il libro è ambientato nel medioevo, in un'anonima abbazia benedettina di ordine cluniacacense dell'Italia settentrionale, nella quale è previsto l'incontro fra alcuni frati francescani, capeggiati da Fra Michele, ed una delegazione papale.
L'argomento cardine dell'incontro sarà la la povertà: di Cristo e della Chiesa.
Come scopriremo nei prossimi articoli la presenza dei frati francescani e della loro ideologia sarà essenziale per lo sviluppo della "metatrama"; con questo termine voglio indicare tutti gli aspetti del romanzo che non vengono trattati direttamente, o che sembrano non influirne lo sviluppo, ma che in realtà ne sono alla base.  
Un aspetto ricorrente, che verrà trattato nel prossimo post in quanto costituisce lo sfondo del romanzo, riguarda le correnti eretiche che si svilupparono fra la Francia meridionale e il nord dell'Italia  proprio in questo periodo.
Si può immediatamente notare che sarebbe assai sminuente definire questo libro come un semplice romanzo giallo medievale, poiché Eco l'ha abilmente riempito di minuziose descrizioni,di discussioni filosofiche e di brillanti dialoghi riguardanti tematiche che, talvolta, possono essere considerate attuali.
Ho scelto di intitolare il blog “ Adso da Melk” perché lo scrittore aveva espresso il desiderio di chiamarlo in questo modo, ma la sua proposta fu respinta dall'editore, i quali generalmente non accettano titoli così neutri. 
Spero che il blog sia di vostro gradimento, vi auguro buona lettura!

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